Tecarterapia

Che cos’è:
trattamento che agisce richiamando cariche elettriche attraverso due conduttori affacciati e separati da un isolante; nella zona trattata si avrà un flusso di cariche con attivazione metabolica ed effetto termico endogeno. Sono disponibili due modalità di applicazione: quella capacitiva specifica per i tessuti e per le strutture maggiormente idratate (muscoli, vasi sanguigni e linfatici) e quella resistiva adatta ai tessuti e strutture con alta densità connettivale (capsule articolari, cartilagini, cordoni fibrotici, legamenti, ossa e tendini).

Come si pratica:
con due tecniche; quella manuale dell’operatore che esercita un massaggio profondo e stimolante e quella termica espletata attraverso manipoli diversi a seconda che si utilizzi la modalità capacitica o quella resistiva.

Principali indicazioni:
distorsioni, lesioni tendinee, tendiniti e borsiti, esiti di traumi ossei e legamentosi, distrazioni osteoarticolari, algie di varia etiologia; contratture, stiramenti e strappi muscolari, miositi; capsuliti articolari, artrosi in fase algica; riabilitazione del post-intervento chirurgico anche di artroprotesi.

Durata media di un ciclo di terapia:
dieci sedute.

Controindicazioni:
pacemaker, elettrostimolatori midollari, stato di gravidanza.